giovedì 7 marzo 2013

12 giu 2013 - La dimissione

Stanotte ho dormito poco. Il risveglio poi non è stato affatto piacevole. Una paziente giovane non ce l'ha fatta. Mi dispiace tantissimo. Alle 08.00 faccio i prelievi del sangue. Alle 10.20 passa la visita medica. Mi comunicano che l'esito dell'esame broncoscopico sarà pronto tra 10gg circa pertanto decidono di dimettermi. Alle 12.30 mi visitano il Dr. Alessandrino e la Dr.sa Caldera i quali,  dopo aver valutato lo stato della situazione e le tempistiche necessarie per il trapianto, decidono di rinviare la preparazione e il trapianto di qualche mese (probabilmente agosto/settembre). Vogliono gestire al meglio l'attuale situazione di rischio infettivo evidenziata con la TC a livello polmonare e garantire la perfetta condizione di salute al momento del trapianto, eliminando qualsiasi focolaio infettivo. Non mi resta che tornare a casa... ed attendere con pazienza e tranquillità il prossimo ricovero. 
Il 25 giugno ho in programma una TC e la visita medica di controllo. L'emocromo odierno è Hb 12,0; GB 8,5; PLT 100,0.

3 commenti:

  1. Ciao Antonio, dispiace molto anche a me per la giovane paziente, ma purtroppo in questi reparti capita anche questo. Certi sono casi disperati con malattie molto invasive. Nella sfortuna di aver contratto una malattia alle volte ci si può ritenere fortunati di aver contratto una malattia meno cattiva e quindi più curabile. Ricordo quando è morto uno dei miei primi compagni di stanza.., mi sono sentito morire anch'io. Poi ho capito che ogni caso è un caso a se e che ognuno di noi deve dare il meglio in onore anche di chi non ce l'ha fatta.
    Mi dispiace anche molto che ti hanno mandato a casa. Lo so. E' molto snervante e lo è ancora di più perchè dalle tue parole avevo capito che tu eri pronto e combattivo al punto giusto e invece ti tocca aspettare.
    In ogni caso i medici hanno fatto bene. Non si può rischiare e visto che la tua malattia almeno in parte permette un certo temporeggiamento, allora è giusto aspettare fino a quando la tua condizione sarà la migliore possibile.
    Tutti noi aspettiamo quel momento e ti siamo vicini.

    Claudio

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  2. Ciao Claudio, scusami se ti rispondo con ritardo. I notevoli impegni di famiglia, e non certo la pigrizia, mi hanno impedito di farlo prima. Appena tornato a casa ho sentito, prima di tutto, il forte desiderio di stare vicino ai miei bimbi e di dedicare tutto il tempo a loro. Dopo è subentrata la gestione dei vari aspetti della vita, e ti posso garantire che nel mio caso sono veramente tanti. A volte dico che dovrei stare più tranquillo e pensare di più alla mia salute... non ci riesco, è più forte di me. Vista la lunga attesa che mi attende, spero di poterti rivedere per scambiare due chiacchiere.
    Grazie per il tuo sostegno.

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  3. Adesso a rispondere in ritardo sono io.. Comunque sono più che convinto che non sei pigro.. Una persona pigra di certo non si metterebbe a gestire un blog con tanta costanza. Il problema di farsi prendere dai mille impegni senza voler mai tirarsi indietro è un fatto comune, forse una particolarità di noi ammalati che proprio non ne vogliamo sapere di stare fermi. Nel mio caso, all'esordio della malattia e super-preso dal lavoro, ho veramente aspettato troppo per capire che ero già seriamente ammalato; se aspettavo ancora un pò probabilmente non sarei più qui. Dopo sono stato più bravo, anche perchè le mie condizioni non mi permettevano granchè però da un lato è anche importante non fermarsi. Ad esempio in ospedale cercavo di leggere e scrivere.. Alle volte leggevo senza sapere cosa leggevo e altre volte mi addormentavo sul diario che scrivevo, ma l'importante è tenersi impegnati nei limiti e per quel che le condizioni del momento permettono. Anche nel decorso post-trapianto ho fatto molto. Da un lato stavo attento ai rischi infettivi e in casa stavamo in stanze separate se un famigliare dava anche solo l'idea di "spiare" un raffreddore, ma dall'altro leggevo, scrivevo, imparavo a suonare la chitarra.. Quindi Antonio goditi i tuoi figli e fai quello che ti senti ma senza strafare e ricordati che quando sarai prossimo al trapianto dovrai stare più attento, non tanto a non affaticarti bensì a non contrarre qualche virus o anche un banale raffreddore. Ti auguro ogni bene.

    Claudio

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